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Quanto dura l’Esame PMP?

Dopo l’articolo su  “Cosa è la Certificazione PMP” ecco alcune  dritte sull’organizzazione dello studio e dell’esame PMP stesso.

Concetto di tempo

Durata dell’esame PMP

Conoscere quanto dura un esame PMP consente di prepararsi mentalmente al rigore di ciò che bisogna affrontare il giorno dell’esame effettivo.

Se l’esame durasse solo 20 minuti, probabilmente sarebbe tutto più facile, perché uno stress da 20 minuti è gestibile da chiunque, per mettersi in gioco.

Purtroppo l’esame PMP dura più di 20 minuti, ossia 230 minuti, quasi  4 ore. Occorre  pianificare ogni dettaglio per evitare di uscirne stressati.

Vediamo come sostenere l’esame PMP  superandolo al primo tentativo.

Sentirai dire che l’esame è “tosto“, ma se ti prepari con scrupolo, seguendo un preciso piano di studio, lo puoi superare al primo tentativo. Se dovesse andar male, non bisogna desistere, ma ritentarlo nell’arco di uno-due mesi, non di più, rivedendo le aree sulle quali non hai raggiunto la sufficienza. Ne varrà la pena!

Da una indagine de PMI, lo stipendio medio di chi è certificato PMP è superiore del 16% rispetto a chi non lo è.  La certificazione PMP, oltre a permettere di spuntare un salario migliore, consente di avere molta più credibilità come professionista.
Inoltre, superare l’esame al primo tentativo è una bella soddisfazione, in più si evita di pagare nuovamente la quota di esame.

Tempo dell’esame PMP

I 230 minuti di esame sono suddivisi in tre fasi, compresi due intervalli di massimo 10 minuti l’uno.
La prima fase copre le prime 60 domande. A questo punto puoi fare una pausa di 10 minuti o meno. La seconda fase raggiunge le 120 domande con la possibilità di un’altra pausa di 10 minuti o meno.
Le pause possono essere anche inferiori a 10 minuti, ma non superiori.  Il tempo a disposizione sembra tanto, ma in realtà per 180 domande hai a disposizione mediamente solo 77 secondi per domanda.  Ovviamente, ci sono domande che richiedono più tempo, ma anche quelle che ne richiedono molto di meno.

Preparare bene l’esame significa avere un piano, considerando come impiegare il tempo a disposizione per l’esame effettivo.

  • Scegliere accuratamente la schedulazione dell’esame, preferibilmente di mattino, senza farsi condizionare dal fuso orario che proporrà il vigilator (chi controllerà la correttezza dell’esame).
  • Considerare quanto tempo prima raggiungere il centro dell’esame (almeno 30 minuti prima), o
  • Quando andare alla scrivania da dove sostenere l’esame online da casa.
  • Fare attenzione alla verifica  ambientale del PC da utilizzare per sostenere l’esame da casa o dall’ufficio. Alcune applicazioni possono risultare incompatibili per il “vigilator”, per cui è preferibile utilizzare un PC senza altre applicazioni installate, tipo il reporting aziendale.
  • Se scegli di sostenere l’esame in un centro Pearson Vue, ricorda di considerare il tempo di viaggio per raggiungerlo.
  • Se scegli di sostenere l’esame da casa, preparati a fare il check-in almeno 30 minuti prima dell’orario previsto per l’esame.  Occorrono circa 15 minuti, se hai anticipatamente effettuato un test del sistema.

Sostenere l’esame PMP da casa propria 

La verifica dell’ambiente potrebbe risultare stressante se non la si conosce.
Ecco alcuni suggerimenti  per essere tranquilli:

  • Controllare la tua attrezzatura per i test
  • Non consumare panini o bibite durante l’esame
  • Essere completamente vestito/a durante l’intero esame
  • Togliere l’orologio
  • Posizionare il telefono cellulare fuori dalla portata delle mani
  • Non utilizzare gli auricolari
  • Utilizzare la calcolatrice sullo schermo
  • Rimanere di fronte allo schermo a portata di webcam
  • Non parlare a se stessi
  • Controllare di avere una connessione stabile (un’interruzione mette a rischio l’esame)
  • Sperimentare l’esame effettivo con un simulatore di esame

Ci sono tante cose da considerare, basta rendersene conto e dargli la giusta sequenza.

Prepararsi per la prova

Una volta che si è tranquilli su come si svolgeranno: l’esame, la verifica ambientale e il riconoscimento attraverso un documento di riconoscimento valido, possiamo concentrarci  sul contenuto delle domande di esame PMP, praticamente la propria capacità di rispondere a 180 domande in 230 minuti.
Simulare l’esame, cronometrando la capacità di rispondere, nei tempi,  alle 180 domande deve far parte del proprio piano di studio e poiché la simulazione richiede parecchio tempo, è preferibile affidarsi ad un buon simulatore di  esame ed effettuare prove prima per gruppi di domande e poi per l’intero esame.

In questo modo, saprai in anticipo, se potrai superare l’esame rispondendo correttamente ad almeno l’80% delle 180 domande.

Questa tranquillità si raggiunge con qualche sacrificio (più prove di esame), oltre a dipendere dal proprio background professionale.

Ad esempio, chi già lavora in un ambente Agile avrà più familiarità con quel 50% di domande che riguardano gli ambienti Agile. Comunque, i test cronometrati aiutano a migliorare la velocità e la precisione delle risposte alle domande d’esame, a volte molto insidiose.
Di solito un esame PMP si prepara in meno di 100 giorni. Se superi questa soglia, vuol dire che non hai dato la giusta priorità a questo tuo obiettivo personale. Anche se le spese per la certificazione le paga l’azienda, ricorda che  una certificazione PMP appartiene alla persona e quindi fa curriculum.

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Vito Madaio è PMP Instructor 2024