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Le Nuove Tecnologie e le due Guerre Mondiali

Vediamo velocemente l’effetto della ricerca scientifica nelle ultime due guerre mondiali e cosa ci riserva il futuro.

Prepariamoci al peggio.

Nanotecnologie

Guerre Mondiali: Appello alla Ricerca Scientifica

Quando il primo conflitto mondiale s’impantanò in un’interminabile guerra di trincea, entrambi i fronti si appellarono agli scienziati per rompere lo stallo e salvare la nazione.

Gli uomini in camice bianco risposero alla chiamata, e dai laboratori uscì un flusso continuo di nuove armi-prodigio:

  • aerei da combattimento,
  • gas velenosi, carri armati,
  • sottomarini,
  • mitragliatrici,
  • pezzi di artiglieria,
  • fucili e
  • bombe sempre più efficienti.

La scienza svolse un ruolo ancora più ampio nella seconda guerra mondiale.

Verso la fine del 1944, la sconfitta della Germania si annunciava imminente. Un anno prima gli Italiani, alleati dei Tedeschi, avevano fatto cadere Mussolini, arrendendosi agli Alleati.

Ma la Germania continuava a combattere, anche se le armate britanniche, americane e sovietiche erano ormai sempre più vicine.

Una ragione per cui soldati e civili Tedeschi pensavano che non tutto fosse ancora perduto era la speranza che i loro scienziati stessero per ribaltare le sorti del conflitto grazie alle così dette “armi miracolose”  come i razzi V2 e gli aerei con motore a reazione.

Mentre i tedeschi stavano lavorando a razzi e jet, il Programma Manhattan degli americani completava lo sviluppo della bomba atomica.

Ai primi di agosto del 1945, la Germania si era già arresa, ma il Giappone continuava a combattere.

Le forze americane erano pronte a invadere le  isole nipponiche.

I giapponesi giuravano di poter resistere all’invasione e di combattere, se necessario, fino alla morte – e c’erano tutte le ragioni per credere che lo avrebbero fatto sul serio.

I generali americani dissero al presidente Harry S. Truman che un’invasione del Giappone sarebbe costata la vita di un milione di soldati americani, e che avrebbe ritardato la conclusione della guerra fino al 1946 inoltrato.

Truman decise allora di usare per la prima volta la bomba atomica.

Bomba atomica

Dopo due settimane e due bombe atomiche, il Giappone si arrese senza condizioni, e la guerra ebbe termine.

La scienza non serve soltanto a creare armi offensive. La scienza gioca un ruolo importante anche nello sviluppo dei sistemi di difesa.

Oggi, molti americani ritengono che la soluzione contro il terrorismo sia non tanto politica quanto tecnologica.

Gli Americani chiedono di assegnare più fondi all’industria della nanotecnologia, per  poter mandare mosche-spia bioniche dentro qualsiasi caverna afgana, rifugio yemenita o accampamento nordafricano. …

Gli Americani chiedono di destinare più fondi alla ricerca neuro-scientifica, e ogni aeroporto potrà essere equipaggiato con ultra sofisticati scanner per la risonanza magnetica funzionale in grado di riconoscere immediatamente pensieri negativi e ostili nei cervelli delle persone.

Funzionerebbe? Chissà.

Sarebbe saggio sviluppare mosche bioniche e scanner che leggano il pensiero? Non necessariamente.

Sia come sia, mentre voi leggete queste righe il Dipartimento della Difesa Americano sta trasferendo milioni di dollari ai laboratori di nanotecnologie e di ricerca neuro-scientifica, proprio per lavorare a progetti di questo tipo.

Fonte: Pag. 325-326 – “Sapiens da animali a dèi ” di Yuval N. Harari.

Per qualsiasi chiarimento Vito Madaio di PMTSI è sempre a vostra disposizione.

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