Agile in pratica: Story Point, Velocità e Ritmo

Un aspetto unico di un progetto Agile è che il carico di lavoro di ogni iterazione viene determinato all’inizio di ogni iterazione. In altre parole, il carico di lavoro non viene stabilito mesi e mesi prima.

Pianificando soltanto l’iterazione che sta partendo, il progetto Agile diventa  molto più flessibile di un progetto tradizionale.

All’inizio di ogni iterazione c’è una riunione tra l’owner del prodotto  ed il team di progetto per determinare il lavoro dell’iterazione.

Durante la riunione l’owner del prodotto valuta  la lista di requisiti e propone i casi utente (o user story) con priorità più alta. Il livello di impegno per ogni caso utente viene determinato in “story point”.

Story Point

Gli story point sono numeri arbitrari utilizzati per stimare le dimensioni relative dei casi utente.

La scala esatta differisce da team a team. Per esempio, se un caso utente ha 10 story point, un altro caso utente che è due volte più complesso dovrebbe avere 20 story point.

La stima totale degli story point comprende il tempo per ogni caso utente da analizzare, disegnare, sviluppare, testare e implementare nella soluzione.

Durante la riunione di pianificazione, il team di progetto assume quanti story point  potranno essere realizzati nell’iterazione. I rimanenti casi utente più importanti  vengono assegnati al team. In questo modo, il cliente sa sempre che le esigenze più importanti faranno parte della soluzione finale. Naturalmente, le priorità possono cambiare durante il progetto. Quando ciò accade su un progetto Agile, il cambio di priorità  comporta soltanto la riassegnazione dell’ordine dei casi utente nel backlog.

E’ importante che il team di progetto determini velocemente quanto lavoro essi possono realizzare in ogni iterazione. Ciò consente di tenere il carico relativamente costante  di iterazione in iterazione.

Se il team di progetto scopre di non essere in grado di completare un insieme di casi utente in una iterazione, il team può concordare di assumere meno lavoro per la prossima iterazione. Similmente se il team si accorge  che avrebbero potuto eseguire più lavoro in una iterazione, assumeranno più lavoro nella iterazione successiva.

Velocità

Analizziamo ad un esempio. Diciamo che un team avvia il progetto e stima di poter eseguire 40 story point in  una iterazione. Però, mentre proseguono con l’iterazione essi scoprono  che occorre troppo lavoro straordinario  e forse non riescono a completare tutto il lavoro pianificato nell’iterazione. Nell’iterazione successiva, decidono di prendere in carico solo 32 story point di lavoro. Il team va meglio, ma a fine iterazione si rendono conto che avrebbero potuto fare di più.

Nell’iterazione successiva essi decidono di prendere in carico 36 story point. Dopo questa iterazione il team decide che quello è il carico equilibrato per una loro iterazione.  Così, da quel momento  il team decide di assumere 36 story point per le iterazioni successive.

Questo equilibrio  sul numero di story point per iterazione si chiama anche “velocità”.

Ritmo

Il team prende in carico abbastanza lavoro in modo da poterlo completare nell’iterazione. Poi si concentra sulle scadenze. Questo impegno per ogni iterazione è noto anche come il “ritmo”.

Story point, velocità e ritmo sono termini unici del modello Agile.

Adesso sai cosa significano per un progetto Agile.

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