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Story Point Estimating

di Tom Mochal, 25 Aprile 2012

I progetti Agile comprendono un numero di tecniche che non sono facilmente trasferibili ai progetti tradizionali a cascata. Una delle tecniche  consiste nella stima delle dimensioni delle user stories in story points e l’utilizzo di story points per determinare quanto lavoro può essere eseguito in una iterazione.

I team di progetti Agile implementano delle user stories in brevi iterazioni. Le user stories sono generalmente estratte dal Product Backlog in ordine di priorità. Poiché il team non può implementare tutte le user stories in una sola iterazione, se ne possono estrarre solo un certo numero per iterazione. Il numero di storie di una iterazione dipende dall’impegno richiesto da ogni storia.

Come i team Agile stimano la dimensione di ogni storia?

Una tecnica molto utilizzata  è stimare le ore di impegno per ogni storia. Il team non deve essere proprio preciso, si possono indicare delle stime approssimative – forse a incrementi di  25 ore. In altre parole, è importante soltanto sapere se la storia prenderà 75 ore o 100. Non serve sapere se realmente impiegherà 77 o 93 ore. Stimare in incrementi rende la stima più facile e tenderà a bilanciarsi su più storie.

Sebbene stimare per ore di impegno è molto comune nei progetti tradizionali, non viene realmente utilizzata molto  con i progetti Agile. Un’alternativa molto più comune è utilizzare la tecnica degli story points – un metodo astratto per stimare la complessità relativa dell’implementazione di una user story.

Ogni team di progetto può stabilire la propria scala di story point. Per esempio, diciamo che la user story A ha 5 story points. Se il team ritiene che la user story B sarà implementata nel doppio del tempo, il team assegnerà 10 story points alla user story B. Non c’è niente di magico nel dire 5 o 10 story points. Un altro team potrebbe stimare le stesse user stories in 25 e 50 story points rispettivamente. Anche se i numeri sono differenti, la chiave è che gli story points rappresentino la dimensione relativa  di più user stories. In entrambi gli esempi la storia B richiederà il doppio della storia A.

Una volta che un team ha stabilito la dimensione relativa di una story point, il team può stimare quante story points possono rilasciare in una iterazione.  Di nuovo, questo avviene in modo relativo sulla scala utilizzata per la story point stessa.  Utilizzando l’esempio precedente, il team che ha stimato le  storie A e  B in 5 e 10 story points, rispettivamente, potrebbe essere in grado di implementare 45 story points in una iterazione.  D’altro canto, il team che ha stimato le stesse storie  in 25 e 50 story points potrebbe essere in grado di implementare 225 story points in  una iterazione. Una volta che ogni team ha stabilito il suo coefficiente di dimensione delle story points, può determinare quanti story points possono essere implementati in una iterazione.

Ci sono molte tecniche che possono essere utilizzare per stimare realmente il numero di story points per ogni user story. Le caratteristiche generali di tutte le tecniche di stima  sono:

  • Gli story points per ogni user story vengono definiti dal team, non individualmente.
  • In molte tecniche di stima, le storie vengono stimate in modo indipendente da membri del team ed il team guida verso il consenso delle opinioni.
  • Gli story points rappresentano l’ammontare totale di lavoro necessario per implementare un’intera user story.
  • Se una user story è troppo grande per una sola iterazione bisogna spezzarla in due o più storie più piccole.

Molte tecniche di stima sono disegnate come giochi che interessano e coinvolgono il team di progetto. Dopo poche iterazioni il team velocemente comprende quante story points possono essere realizzate in una iterazione.  Questa è la così detta “velocità”  trattata in altro articolo.

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