Pensiero 4.0

Il Bisogno di Formazione Seria

Ho sempre avuto il pallino di stare con i piedi per terra e chi parla per slogan mi infastidisce, specie se a farlo è uno che dovrebbe capirci qualcosa, e invece …

Troppi personaggi illuminati, ultimamente, parlano di Industria 4.0, ma quanti sanno realmente di cosa stanno parlando?

C’è poi chi senza aver minimamente definito cosa è Industria 4.0 parla di crescita del valore in miliardi di euro, come se fossero bruscolini. Poi passa alle percentuali del valore tra Industrial IoT, Analytics e Cluod Services, come se la gente li stesse comprando quotidianamente al supermercato sotto casa.

Questo modo di fare informazione, oltre che inutile è stupido, perché a dare i numeri siamo tutti buoni, ma a quale scopo? Viene il sospetto che chi fa queste operazioni ha qualcosa da imbonirci, ma non vuole o non sa come dirlo diversamente.

Il Politecnico di Milano si poneva le seguenti domande sotto un titolo nostalgico:
INDUSTRIA 4.0: Produrre, Migliorare, Innovare

  • Qual è lo stato della conoscenza e della diffusione del tema?
  • Quali sono le principali applicazioni 4.0 e i principali trend?
  • Quali sono gli elementi necessari per affrontare l’Industria 4.0?
  • Quanto vale il mercato 4.0 in Italia? Quali le progettualità più diffuse?
  • Quali sono gli elementi caratterizzanti un percorso di trasformazione delle PMI?

Aspettiamo con ansia le risposte.

A mio modesto avviso, il problema serio che abbiamo in Italia è il modo sbagliato di fare formazione. Con facilità partono mega progetti di formazione finanziata, senza aver definito né il target dei discenti, né la finalità ultima della formazione; l’importante è accaparrarsi i fondi; ai contenuti ci pensiamo dopo.

Industria 4.0 non coregge questa cattiva abitudine, anzi c’è chi coglie l’occasione per replicare. Esattamente il contrario di quello che serve. In un’organizzazione si dovrebbe avere chiara prima la strategia e poi i piani di investimento. In Italia, si parla prima di fondi e poi si cerca lo scagnozzo che li spenda su indicazione di chi li ha ottenuti.

Parlare di formazione per l’Industria 4.0 senza un piano strategico è come andare al supermercato senza carrello. Si prende solo ciò che si vede o è facile da trasportare.

Le competenze fondamentali da mettere in campo nei prossimi mesi sarebbero:

  • Saper definire e gestire progetti.
  • Saper definire una strategia allineata alle disponibilità dell’organizzazione.
  • Saper produrre studi di fattibilità, raccomandando soluzioni fattibili.
  • Saper definire il proprio modello di business.
  • Saper fare un piano di formazione per governare il cambiamento.
  • Saper preparare il personale al cambiamento inevitabile.

Molto spesso si incontrano aziende nei guai, perché si sono lasciate guidare dalla tradizionale funzione HR, spesso priva di cognizioni di project management, business analysis o sviluppo Agile. Alcuni si comportano da tifosi: io sono per il PM tradizionale, io sono per Agile, senza conoscere né l’uno né l’altro.

Il mondo sta cambiando a velocità impressionante e c’è ancora chi parla di guerre puniche o di Industria 4.0, per non parlare di niente.

Personalmente, nel mio piccolo, sto puntando ad offrire servizi di formazione sempre più specifici, lasciando agli altri l’astrazione dell’Industria 4.0.

Le cose vanno fatte passo dopo passo e la velocità dipende solo da noi, appoggiando i piedi sui sassi giusti.

La speranza è la ripresa del mercato con tantissime sorprese, e chi non si è preparato in tempo pagherà a caro prezzo questa perdita di tempo.

E’ troppo evidente che il mondo del lavoro è completamente cambiato. Il capitale umano deve essere rivalutato e rimesso al primo posto, qualunque sia il tipo di produzione. La robotica si farà carico dei lavori pesanti, ma il cervello delle persone non può essere sostituito, a meno che non ci si voglia omologare alle scimmie.

I primi ad essere formati dovrebbero essere i responsabili delle Risorse Umane, spesso, rimaste troppo indietro. Non è necessario che diventino esperti, ma che afferrino cosa vuol dire richiedere un Project Manager, un Risk Manager, un Business Analyst, uno SCRUM Master, o un Team Leader.

Un altro tema che dovrebbero conoscere a mena dito i Manager di un certo livello è la differenza tra Corporate Governance e Management, oltre all’importanza crescente IT Corporate Governance.

Noi di PMTSI (www.pmtsi.com) queste cose le conosciamo bene e le insegniamo. (vedi il corso ISO/IEC 38500 IT Corporate Governance Foundationadatto a tutti i manager di livello medio-alto).

Pensiero 4.0, liberamente ispirato dalle chiacchiere su Industria 4.0.

PMTSI è il portale della formazione specialistica in ambito: Project Management, Business Analysis, Risk Management e tante altre certificazioni delle competenze.

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